Gli esami ti creano ansia?

Cosa fai quando l’ansia ti incombe addosso come un mostro che non riesci a gestire?

Forse non lo sai ma l’ansia ti è utile. Pensa ad una situazione in cui ti sei trovato a preparare un esame…

Come hai gestito il tuo obiettivo?

Ti sei alzato presto la mattina, hai organizzato il materiale di studio, hai riassunto o schematizzato le pagine, le hai quotidianamente ripetute fino ad arrivare alla data dell’esame pronto e infine hai proceduto con un ripasso finale. 

Queste sono tutte azioni che senza la tua ansia non potevano essere messe in pratica. Vedi come in questo caso l’ansia ti è stata utile? ti ha aiutato ad attivarti e a rispettare i tempi prestabiliti in modo da arrivare pronto alla prova. 

In questo caso, dunque, dobbiamo ringraziare la nostra ansia per l’aiuto che ci ha dato.

A questo punto, ti starai chiedendo quando l’ansia diventa il tuo nemico?

L’ansia inizia a diventare tuo nemico quando invece che aiutarti ad attivarti nella direzione giusta inizia a bloccarti o a farti scappare o evitare lo studio o addirittura l’esame. 

L’evitamento, la fuga, la richiesta di aiuto ad altre persone per studiare, inizialmente sono messi in atto per sedare la paura dell’esame ma a lungo termine ti fanno inciampare nella trappola o nella convinzione di non essere abbastanza capace di affrontare quell’esame o quella prova da solo con le tue capacità e la tua preparazione.

Quali sono i tentativi che uno studente fa in preda dell’ansia?

Innanzitutto crede di non farcela, di non essere in grado di superare la prova perchè non abbastanza preparato o capace. Solo all’idea dell’esame sente una sensazione di paura eccessiva, come di paralisi. Per non sentire questa paura inzia a socializzarla e a chiedere ad altri studenti informazioni sull’esame o spulcia sui gruppi social le diverse opinioni.

Questo ha purtroppo un effetto boomerang che non aiuta lo studente a controllare la sua ansia ma la alimenta. Da solo così non si sente in grado di affrontare la prova e chiede l’aiuto di qualche compagno o chiede di essere accompagnato fisicamente all’esame, ingannandosi con la percezione che l’altro sarà di supporto per la gestione della sua ansia.

Quando l’ansia però arriva a livelli estremi lo studente in preda al panico continua a rinviare l’esame o fugge nel momento stesso in cui si reca in Università.

Non cadere nella trappola che col tempo le cose andranno meglio e che la prossima volta ci saranno altre condizioni più agevoli per passare l’esame.

L’ansia e la paura non passano se non sei tu in grado di guardarle in faccia e saperle gestire. La terapia strategica ti può aiutare in questo anche in tempi molto ristretti. 

In bocca al lupo 😉

Dr.ssa Lorena Silvestri

Psicologa – Tutor dell’apprendimento

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